Oggi è la Giornata internazionale dell’albero di Argan, istituita per rendere omaggio a una pianta millenaria che rappresenta molto più di una risorsa naturale. L’argania spinosa, endemica del sud-ovest marocchino, è infatti simbolo universale della resilienza ambientale, dello sviluppo sostenibile e, soprattutto, dell’emancipazione femminile.
La scelta del giorno, il 10 maggio di ogni anno, si ispira al ciclo di maturazione del frutto dell’Argan, da cui ha origine lo straordinario olio conosciuto in tutto il mondo. La storia di questa ricorrenza, adottata ufficialmente dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2021, affonda le sue radici nel febbraio del 2020, quando il governo marocchino, insieme all’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo delle Oasi e delle Zone di Argan (ANDZOA), all’ONU DESA, alla FAO, all’UNESCO e all’OMS, ha promosso un evento internazionale sull’albero di Argan.
Comparso più di 80 milioni anni fa nel Marocco meridionale, l’albero di Argan è un baluardo contro la desertificazione: pur nascendo in condizioni climatiche estreme, vive per oltre 2 secoli. La sua presenza protegge il fragile suolo delle zone aride comprese tra le regioni di Agadir, Essaouira e Taroudant, nel sud-ovest del paese, offrendo al tempo stesso un rifugio di biodiversità e un sostegno vitale per le comunità locali.
Nel corso degli anni, infatti, ha acquisito una posizione centrale e strategica nello sviluppo economico e sociale delle comunità rurali, innescando dinamiche di successo: dai suoi frutti si estrae l’olio di Argan, noto per le sue proprietà cosmetiche, alimentari e terapeutiche. È un prodotto unico al mondo, celebrato per i suoi effetti anti-age e nutrienti, riconosciuto nel 2014 come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’UNESCO.
Le cooperative femminili: cuore pulsante della filiera
Dietro ogni goccia di olio di Argan, si nasconde la sapienza secolare delle donne berbere, riunite in cooperative e protagoniste della filiera produttiva. In Marocco, oltre 50.000 donne vivono oggi grazie alla lavorazione di questo “oro liquido”. Emancipazione e autonomia economica e finanziaria sono il cuore centrale della risoluzione dell’ONU.
Nei laboratori delle cooperative, tra canti e gesti tramandati da generazioni, l’antica arte dell’estrazione manuale dell’olio continua a vivere.
Il fenomeno delle cooperative femminili ha conosciuto uno sviluppo importante. Questa crescita è il risultato di politiche pubbliche coraggiose come l’INDH (Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano) e della nuova normativa che ha semplificato la creazione di cooperative e ha posto le donne al centro di un’economia sociale e solidale.
Affrontare il futuro
Il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova l’ecosistema dell’Arganier. L’aumento delle temperature, la diminuzione delle piogge e la siccità persistente hanno già causato un calo della produzione, con ripercussioni economiche importanti per molte cooperative.
La Giornata internazionale dell’albero di Argan rappresenta un’importante occasione per riconoscere il lavoro silenzioso e fondamentale delle donne berbere, vere sentinelle e custodi di un sapere antico e di un’economia che guarda alla sostenibilità.
Oggi, celebrare l’Arganier significa impegnarsi nella difesa un fragile equilibrio tra natura, cultura e dignità. Significa chiedersi che ruolo possiamo avere tutti – consumatori, imprese, istituzioni – per garantire un futuro a questa pianta straordinaria e a chi, ogni giorno, la coltiva con passione e tenacia.